WP3 - Rete scientifica italiana di siti fissi per l'osservazione del mare

La rete scientifica italiana di siti fissi per l’osservazione del mare (IFON) consta di una consolidata infrastruttura gestita da vari Enti di Ricerca. Fino ad ora si è concluso lo stato dell’arte delle 15 stazioni operative nel Mare Mediterraneo. Per ciascun sito sono state descritte le caratteristiche tecniche e le modalità di trasmissione dati. Per alcuni siti sono stati effettuati upgrade sia strumentali che di trasmissione per uniformare il più possibile la rete. Periodicamente vengono svolte campagne oceanografiche di manutenzione e implementazione.

Dopo la definizione dei requisiti minimi che ogni sito deve possedere per essere parte della rete, sono stati stabiliti i criteri per la validazione dei dati fisici e biogeochimici. Essi comprendono una selezione di norme esistenti, procedure e raccomandazioni in materia di controllo automatico della qualità del dato (QC), e la loro convalida in tempo reale (RT). Queste procedure hanno lo scopo di unificare i criteri di convalida dei parametri raccolti giornalmente dalla rete e di fornire alla comunità scientifica un insieme di dati, omogenei e confrontabili, per i mari italiani. Tali criterie procedure si basano su metodologie già applicate a livello internazionale.

All’interno del WP3 è stato creato un sistema osservativo rilocabile di pronto intervento per le emergenze a mare. Sono stati acquisiti nuovi strumenti e altri già in uso hanno subito un upgrade. E' stato approntato un test dell’infrastruttura, composta da 6 ancoraggi, su un caso studio in Adriatico meridionale per indagare il cascading delle acque dense di piattaforma in acque italiane e croate attraverso una collaborazione con i ricercatori dell'Institute of Oceanography and Fisheries di Spalato.

In più, è anche prevista l’integrazione di un osservatorio aria-mare nell’isola di Lampedusa con la messa a mare di una boa a est dell’isola. Le fasi preliminari sono concluse e si prevede che la boa sarà operativa a partire dell’estate 2015.

Rosette
onde