Il WP2 - Approccio ecosistemico alla valutazione ed uso delle risorse da pesca ha come obiettivo generale la modellazione delle relazioni fra la dinamica spazio temporale delle risorse, delle forzanti ambientali e del prelievo in un’ottica di gestione adattativa della pesca. In tale ambito si sono svolti due workshop di inquadramento delle problematiche nello Stretto di Sicilia e in Adriatico, cui sono stati invitati diversi attori, quali rappresentati delle istituzioni (agenzie provinciali, regionali, nazionali, capitaneria di porto), rappresentanti delle organizzazioni dei pescatori, maricoltori, agenzie non governative, ricercatori esperti in pesca, oceanografia e risorse. Gli incontri hanno prodotto delle analisi S.W.O.T condivise fra i partecipanti, con l’identificazione delle problematiche di interesse, l’analisi dei gap principali e di alcuni scenari di gestione prioritari.
La parte di sviluppo di modelli ha compreso l’implementazione di modelli idrodinamici (modello MITGCM a scala mediterranea, del sistema Adriatico-Ionio, del mar Tirreno, del mar Adriatico; modelli ROMS e SHYFEM per l’alto Tirreno e l’alto Adriatico rispettivamente), di trasporto lagrangiano (modifica di LTRANS con coordinate Z ed analisi di connettività in Tirreno, Adriatico e Stretto di Sicilia), biogeochimici (BFM), modelli accoppiati idrodinamica-biogeochimica (sviluppo di un coupler MITGCM-BFM ed applicazione al Mediterraneo ed al sistema Adriatico-Ionio), di rete trofica (ECOPATH su Adriatico, Ionio, Stretto di Sicilia, Tirreno meridionale, ed ATLANTIS nello Stretto di Sicilia). Parallelamente è stata consolidata e validata la base dati necessaria alla costruzione dei modelli per le aree oggetto di studio, comprensiva di dati biologici (risorse demersali, pelagiche, benthos e altri invertebrati, plancton), di dati di cattura delle specie commerciali e non commerciali e di dati relativi allo sforzo pesca.
Sono stati inoltre sviluppati alcuni modelli specifici per specie bersaglio di particolare interesse (gambero, merluzzo, triglia, sogliola, acciughe e sardine). In particolare, nello Stretto di Sicilia si sono modellati gli effetti della mortalità da pesca a strascico, confrontando scenari di riduzione dello sforzo e di chiusura di alcune nurseries (modello SMART), mentre si è utilizzato un modello basato sulla teoria dei giochi per analizzare la pesca con volante ai piccoli pelagici in Adriatico.
Sviluppo di modelli di valutazione in alcune specie di particolare interesse per la pesca italiana per esplorare gli effetti di diversi scenari di gestione della pesca. Nell’esempio sullo Stretto di Sicilia è riportato un modello a reti neurali (SMART) per valutare gli effetti di variazione di sforzo di pesca e di chiusura allo strascico delle nurseries sulla performance delle pesca e sulle popolazioni delle principali specie bersaglio dell’area |
Sviluppo di modelli di rete trofica per diversi mari italiani (Adriatico, Ionio, Tirreno meridionale, Canale di Sicilia) per comprendere e quantificare le relazioni dinamiche fra ambiente, specie bersaglio della pesca ed ecosistema, includendo anche aspetti climatici e socioeconomici, per esplorare gli effetti a livello di ecosistema di diversi scenari di gestione della pesca. L’immagine riporta la rete trofica del nord adriatico |