Le tecniche di pesca attualmente in uso sono tutt’altro che selettive e la cattura di giovanili ed il rigetto in mare di specie non desiderate e/o protette (bycatch) rappresentano una porzione importante del pescato. Nella pesca a strascico l’impatto fisico con il fondale comporta, oltre che un elevato impatto ambientale diretto, maggiori sforzi di traino e quindi maggiori consumi di carburante. Gli interventi proposti nel WP riguardano: lo sviluppo di attrezzi da pesca più selettivi e a basso impatto ambientale, la riduzione della cattura di specie accessorie e di specie protette anche attraverso l’utilizzo di sistemi sonar e dei rigetti in mare nell'ambito alcune attività di pesca fondamentali nel panorama italiano (come ad esempio lo strascico, il cianciolo e i palangari), la valutazione dell’impatto fisico sul fondo esercitato da attività di pesca al traino tramite approcci innovativi con tecnologia acustica.
Il WP si articola nelle seguenti attività:
AZ1 - Sviluppo di attrezzi da pesca più selettivi
AZ2 - Riduzione dell’impatto ambientale delle attività alieutiche
AZ3 - Sviluppo di nuove tecnologie per ridurre i consumi energetici
AZ4 - Economia della pesca
Responsabile Antonello Sala - ISMAR