Il progetto RITMARE si articola in sette sottoprogetti dei quali vengono nel seguito riassunti gli obiettivi:
SP1. Tecnologie Marittime. La crescita del Paese passa attraverso elementi cruciali del settore produttivo marittimo-cantieristico: mobilità sostenibile, efficienza energetica, qualità del prodotto Made in Italy e della sua filiera alimentare, occupazione, sicurezza, turismo e qualità ambientale. La risposta a queste sfide risiede nell’aumentare la competitività italiana nel settore delle grandi navi da trasporto, da crociera e degli yacht. Questo obiettivo può essere raggiunto solo attraverso l’innovazione dei materiali, delle tecnologie ICT, nell’aumento dell’efficienza energetica e del ciclo di vita dei natanti, della loro sicurezza e comfort.
SP2. Tecnologie per la Pesca Sostenibile. La flotta da pesca italiana e il volume di pescato annuo sono al primo posto nel Mediterraneo. Per poter continuare a mantenere e potenziare questo primato, rispettando i termini essenziali di sostenibilità ambientale e sicurezza in mare, occorre dotarsi urgentemente di sistemi di localizzazione e quantificazione delle risorse ittiche e costruire una nuova generazione di sistemi osservativi e di attrezzature per la pesca.
SP3. Pianificazione dello Spazio Marittimo nella Fascia Costiera. Per l’Italia, circondata da 8.500 km di coste, è ormai divenuto imprescindibile realizzare una efficace pianificazione dello spazio marittimo ed una gestione sostenibile della fascia costiera, dotando altresì le amministrazioni centrali e locali di validi strumenti di supporto alle decisioni. E' necessario sviluppare tecnologie atte a realizzare un’efficace pianificazione dello spazio marittimo e gestione sostenibile della fascia costiera in termini di conoscenza dell’evoluzione nel breve e lungo periodo, dei processi e della qualità delle matrici ambientali, nonché di strumenti di supporto alle decisioni - implementati tenendo conto anche della valenza socio-economica - da fornire alle amministrazioni centrali e locali. Si sviluppano inoltre delle metodologie integrate nei settori del monitoraggio avanzato, dei sistemi di preallarme del rischio costiero, della risposta rapida ad eventi sia naturali che di origine antropica e della mitigazione degli impatti.
SP4. Pianificazione dell’Ambiente Marino Profondo e di Mare Aperto. Gli ambienti marini profondi costituiscono una ricchezza di frontiera per l’economia del futuro. Per poterne valutare appieno le potenzialità è indispensabile una conoscenza delle loro caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche, per verificare eventuali pericolosità e il possibile sfruttamento ecosostenibile delle risorse sia geologiche che biologiche. Per questo si eseguono, per la prima volta in Italia, il censimento e la mappatura sistematica dei lineamenti di pericolosità naturale e di possibile sfruttamento delle georisorse. Si cura inoltre lo sviluppo di tecnologie per la valutazione e la mitigazione degli impatti antropici sui fondali marini e il rafforzamento della ricerca sulle comunità biologiche profonde anche in termini di utilizzo di beni e servizi (tecnologie blu).
SP5. Sistema Osservativo dell’Ambiente Marino Mediterraneo. Il sistema osservativo integrato, realizzato in ambito RITMARE, rappresenta un decisivo contributo nazionale alla strategia europea delle infrastrutture di ricerca. Il sistema è basato sullo sviluppo di una rete di siti fissi in aree-chiave del Mediterraneo, di tecniche di osservazione remota, di messa a sistema delle attuali capacità osservative ed operazionali, e di strumenti che permettono osservazioni e misure sui fondali o nella colonna d’acqua fino alle massime profondità del Mediterraneo, che costituiscono tuttora una frontiera quasi inesplorata.
SP6. Strutture di Ricerca, Formazione e Divulgazione. La buona riuscita di RITMARE passa attraverso la sua capacità di divulgare i risultati raggiunti, formare nuove generazioni di figure professionali, nonché di dotare il Paese di infrastrutture di ricerca efficienti e condivise. Per fare questo è indispensabile l’adeguamento delle strutture in cui realizzare ricerca e formazione degli operatori del mare. Si incentivano la costruzione o l’ampliamento di alcuni laboratori di uso condiviso nei settori strategici delle scienze marine e la costituzione di un polo museale dedicato al mare. Particolare attenzione è inoltre dedicata alla divulgazione dei risultati del progetto, rivolta sia al mondo della ricerca sia alle realtà produttive che gravitano attorno al mare, sia ai cittadini, con l’obiettivo, in quest’ultimo caso, di far aumentare la percezione dell’ambiente marino come risorsa. Sono anche previste attività di divulgazione presso le Pubbliche Amministrazioni per promuovere i data base e gli strumenti di supporto alle decisioni derivati dalle attività del progetto.
SP7. Infrastruttura interoperabile per la Rete Osservativa e i dati marini. L'obiettivo del sottoprogetto è costituire una infrastruttura informativa, distribuita ed interoperabile per l’archiviazione, la distribuzione, l’accesso, l’utilizzo e il web processing dei dati e dei prodotti progettuali. Viene disegnata e realizzata un’infrastruttura adeguata, alla luce delle esperienze e delle direttive Europee (INSPIRE, SPI, MFSD, GMES, WFD, Fishery Directive) e delle iniziative globali (GEO/GEOSS). Particolare attenzione è anche dedicata ad una chiara definizione delle politiche di accesso ai dati e di distribuzione e condivisione degli stessi, che assicuri da un lato l’adeguato flusso dei dati per le esigenze del progetto e dall’altro il riconoscimento delle proprietà intellettuali dei singoli e delle istituzioni.
Si prevede infine di avviare un forum dei portatori d’interesse di RITMARE che metta in contatto i partecipanti al progetto con i principali stakeholder su questioni d’indirizzo riguardanti nuovi sviluppi tecnologici, pianificazione e gestione dello spazio marittimo. L’attività è anche finalizzata alla discussione ed analisi di problemi specifici su cui testare le nuove metodologie di produzione o gli approcci d’intervento.