L’Italia non investe in Ricerca e Sviluppo e le aziende italiane dedicano al capitale intangibile in media meno di un decimo dei loro investimenti annuali, preferendo investire in macchinari e infrastrutture. In questo panorama, il mondo della ricerca italiana, che già tende di per se ad una frammentarietà diffusa, senza sostegno dal “pubblico” e stimoli dal “privato”, corre spesso il rischio che un’importante scoperta venga ignorata e non venga “automaticamente” riconosciuta come innovazione.
La struttura di supporto che RITMARE intende implementare, proponendosi come rete di competenze, deve coordinarsi con tutte le strutture esistenti (e mai sovrapporsi ad esse, in particolare nella brevettazione e nel project financing) senza perdere mai di vista il raccordo tra l’offerta e la richiesta di innovazione. In questo processo di presidio globale sul processo di innovazione e trasferimento, la struttura, integrata da una rete di esperti per la validazione dei risultati di ricerca, ha il compito di mettere a fuoco fin dai primi momenti di ogni processo le prospettive di innovazione della ricerca e di seguire il processo fino al suo compimento, nell’ottica dell’applicazione industriale del processo/prodotto.
In questa linea, il collegamento con l'Azione 2 deve essere visto nell’ottica di recepire da essa gli indirizzi relativamente alle forme/schemi/metodologie necessari per ottimizzare la diffusione delle informazioni propedeutiche al trasferimento vero e proprio; il collegamento con l’Azione 3 si configura invece come un canale diretto tra l’azione di identificazione dei contenuti da trasferire (AZ1) e la rete di diffusione degli stessi (AZ3).
La struttura, inoltre, durante tutte le fasi del processo innovazione-trasferimento (identificazione delle innovazione, valorizzazione delle stesse e loro trasferimento) garantisce tutto il necessario supporto sia in ambito giuridico-amministrativo, sia da un punto di vista manageriale, consulenziale e operativo.
Responsabile Carmelo Grasso - CINFAI