Sistemi osservativi

La gestione dell’ambiente e delle risorse marine, ed in particolare delle zone costiere, sia in ambito nazionale sia per quanto richiesto dalle Direttive Europee (es: Marine Strategy Framework Directive, MSFD, Habitats), necessita di un'informazione scientifica sempre più avanzata e multidisciplinare. Ogni intervento sull'ambiente marino (costruzione di porti, posa di cavi, difese costiere, condotte, fognature, etc. ) richiede la verifica che le attività antropiche non abbiano impatti su habitat ritenuti prioritari. Le Direttive di fatto impongono un sistema di gestione e protezione dell'ambiente marino, che va osservato e tenuto sotto controllo, come ad esempio previsto per la gestione dei Siti di Interesse Comunitario.

Uno degli obiettivi di RITMARE è l’implementazione di strumenti di conoscenza per una corretta applicazione della MSFD e quindi la capacità di garantire una corretta valutazione del “Good Environmental Status” proponendo allo stesso tempo soluzioni metodologiche e tecnologiche tali da rispondere alle necessità di sviluppo produttivo e di sostenibilità ambientale.

Oggi esistono in Italia sistemi di osservazione, in situ e da remoto, in gran parte indipendenti, i cui singoli elementi sono spesso parte di reti osservative a livello europeo sviluppate per soddisfare le esigenze di particolari discipline e/o di specifici utenti finali. La complessità dei processi naturali e antropici che avvengono nell’ambiente marino e dei problemi di gestione che ne derivano, nonché l’elevata competizione a livello europeo sui progetti comunitari, richiedono oggi una visione più completa e integrata dei sistemi osservativi nazionali e una più efficiente gestione degli stessi. Perché possa essere riconosciuto all’Italia un ruolo strategico a livello europeo è prioritario passare dai sistemi osservativi esistenti (intesi come piattaforme autonome, strumentazioni e protocolli di misura) al concetto di ‘reti integrate’ e ‘osservatori’ che prevedano anche l’integrazione della rete osservativa con sistemi di previsioni marine per poter garantire sia un sistema avanzato sia di monitoraggio che di previsione. Lo sviluppo di tali sistemi integrati, che è cruciale per la corretta gestione e per la sicurezza sia delle zone costiere che del mare aperto, pone tuttavia una serie di sfide dal punto di vista tecnologico e scientifico. Stanno emergendo l’importanza crescente di sensori non solo fisici ma anche bio-geo-chimici e l’uso di strumentazione autonoma o remota: queste nuove realtà comportano lo sviluppo di nuove piattaforme, sensori e sistemi di acquisizione e comunicazione, aprendo nuovi mercati e nuovi prodotti industriali.

Boa flottante profilante (float) al momento della periodica emersione per la trasmissione dei dati appena raccolti.
Si noti l'antenna gialla che esce dall'acqua

Serie di boe flottanti superficiali (drifter) pronti per il rilascio a mare. Foto OGS Particolare di un OGS DeepLab, sistema integrato per monitoraggi ambientali costieri da installare sul fondo marino. Foto OGS

Il sottoprogetto ha l’obiettivo di rafforzare e accreditare il sistema osservativo italiano in Europa, integrando, per quanto possibile, le varie componenti nazionali scientifiche, industriali ed istituzionali (in particolare ISPRA e Protezione Civile) e di creare inoltre delle infrastrutture di avanguardia, offrendo al tempo stesso all'industria nazionale l'opportunità di creare nuovi prodotti ed espandersi in nuovi mercati. Oltre a questo, il sottoprogetto definisce requisiti, metodologie e tecnologie che assicurino qualità e significatività dei dati, intese come capacità di rappresentare ed interpretare le caratteristiche dell’ecosistema ed i suoi cambiamenti, e di analizzare le loro tendenze evolutive. SP5 ha quindi una forte connessione con SP2, per gli aspetti di monitoraggio ambientale funzionali alla valutazione delle risorse alieutiche, SP3, per il monitoraggio della fascia costiera, SP4, per l’implementazione di strumentazioni in grado di migliorare lo studio delle aree abissali e di mare aperto.

Il sottoprogetto si articola nelle seguenti attività:

  • WP1 Design di osservatori integrati multi-piattaforme ed interdisciplinari formati da reti di osservazione, stazioni fisse e mobili, navi di opportunità

  • WP2 Sistemi osservativi basati su dati telerilevati

  • WP3 Rete scientifica italiana di siti fissi per l’osservazione del mare

  • WP4 Sistemi di previsioni marine

  • WP5 Strumenti autonomi

Responsabile Alessandro Crise - OGS

onde